Caldaia a Condensazione: cos’e’
La caldaia a condensazione è uno degli ultimi modelli all’avanguardia che permette di ottenere molti benefici ad esempio risparmiando sul consumo del gas. La caldaia recupera una gran parte del calore del vapore acqueo contenuto nei fumi espulsi attraverso il camino. La particolare tecnologia dei generatori a condensazione consente di raffreddare i fumi fino a farli tornare allo stato di liquido, con un recupero di calore utilizzato poi per preriscaldare l’acqua di ritorno dall’impianto. In questo modo la temperatura dei fumi di uscita prossimo al valore della temperatura di mandata dell’acqua.
Rispetto alle normali caldaie a gas, la caldaia a condensazione offre molti più vantaggi essendo molto ecologica e in grado di utilizzare le temperature più bassa dell’acqua.
I fumi di scarico non possono essere espulsi attraverso con il sistema di tiraggio naturale, ma devono essere convogliati in apposite tubazioni in materiale plastico al tetto, creando in tal modo un sistema in pressione grazie alla prevalenza del ventilatore inserito a monte del bruciatore.
La condensa prodotta dal generatore, che può arrivare fino a 2.5 l/h deve essere convogliata attraverso una linea dedicata per il suo smaltimento, per i generatori di potenzialità elevate, necessita l’inserimento di un sistema di abbattimento di acidità della condensa.
Una caldaia a condensazione si presta maggiormente quando la temperatura dell’acqua è relativamente bassa, quindi quando si aggira intorno ai 30-50°C.
Si integra bene ad un impianto di riscaldamento radiante ma è ottimale anche nel caso di ristrutturazione con la presenza di classici radiatori con un recupero energetico che può raggiungere anche il 35% .
La percentuale del rendimento di una caldaia tradizionale si aggira intorno al 90-92% mentre le caldaie a condensazione hanno un rendimento pari al 105% fino a raggiungere un massimo di 108%.
Il rendimento del 108%, solo in casi particolari (vedi impianti nuovi con abitazioni ad alta classificazione energetica), si riesce a raggiungere perché il rendimento di una caldaia si riferisce al potenziale calorifico inferiore del combustibile, pertanto il potere calorifico di un combustibile è la quantità di energia che deriva dalla combustione di una sua unità di misura.
Esiste una differenza tra potere calorifico inferiore e potere calorifico superiore. Del potere calorifico superiore fa parte il calore latente di vaporizzazione dell’acqua che si trova nei fumi quindi l’energia che si recupera dalla trasformazione di fumi in acqua.
Il potere calorifico inferiore è il massimo dell’energia che si può sfruttare in una caldaia tradizionale; in una caldaia a condensazione questo limite può essere superato visto che al suo interno avviene lo scambio del calore sensibile dei fumi e il recupero di una parte del calore latente così che si può risparmiare una consistente quantità di energia.
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